Valencia giorno 1
Il viaggio è dei più comodi, Madrid ( MADRID-PUERTA DE ATOCHA )
Valencia ( Joaquín Sorolla 2 ) ore di treno 43,00€ solo andata x2 prenotato con l’app Trainline qui il link .
All’arrivo la metro ci porta con facilità a destinazione dopo aver fatto il biglietto al costo di 8,40€ per un totale di 8 viaggi a disposizione. Non siamo al centro ma lo possiamo raggiungere in 5 minuti dalla fermata della metro (M) Facoultats, quartiere universitario attraversiamo un viale presidiato da tutte le facoltà del Campus de Blasco Ibañez e appena giriamo l’angolo il Maestella, lo stadio del Valencia ci accoglie imponente, il nostro hotel è di fronte allo stadio.
Collejo Mayor è la nostra casa base🏡.
La prima sera ci rifocilliamo poco lontano con tapas e cagne.
Giorno 2: Playa de la Malvarossa
Dopo tutto il camminare dei giorni precedenti, decidiamo di prenderci un giorno di “pausa”, quale occasione migliore per andare a conoscere il mare di Valencia, la spiaggia della città è la palya de la Malvarossa , (T) Les Arenas, con lo stesso biglietto della metro raggiungiamo in tram la spiaggia.
Spiaggia larghissima lunghissima sabbia scura mare pulito e caldissimo, 15€ 2lettini e un ombrellone, ombrellone più crema non mi evitano bruciature varie sulle spalle e in fronte come sempre 😒😬, pranziamo in un tapas bar lungo la via del mare stracolma di locali, il turismo qui esplode non cercate qui cibi tipici o originali.
Giorno 3: La città della scienza
Con le pile ricaricate andiamo alla città della scienza o meglio la Ciutat de les Arts i les Ciències.
Qui i prezzi aggiornati 2022 > Prezzi
la città della scienza è stata costruita sul letto del fiume Turia, per raggiungerla dovrete prendere un bus il 25, la metro non ci arriva, l’alternativa è molto suggestiva se volete affrontare una lunga passeggiata fra i giardini incantati del Turia che vi accompagneranno sino dentro alla città della scienza.
La città della scienza è composta dall’oceanografico, Il museo della scienza, e l’Imax proiettore cinematografico anche 3d.
Iniziamo dall’oceanografico, ci sono tante speci animali da tutto il mondo, è veramente grande, assistiamo allo spettacolo del delfinario dove a tutto il pubblico spiegano che con i loro veterinari salvaguardano l’estinzione di alcune specie a rischio e animali feriti, non pubblicheremo foto in merito.
Continuiamo con il cinema gigante a forma di occhio ! Ok si è grande le sedute sono in pratica sdraiate e si guarda tutti verso su, noi abbiamo visto una proiezione in lingua spagnola, se l’opzione è disponibile potete ascoltarla con delle cuffie nella lingua che volete.
Noi l’abbiamo ascoltato in spagnolo ma il volume delle cuffie degli altri era talmente alto che alla fine l’abbiamo ascoltato in 3 lingue diverse, Spagnolo Tedesco e Francese 😄😁.
Il museo vero e proprio è l’attrazione principale, si inizia con fossili di dinosauri risalenti al giurassico, passiamo per Marte con tutte le riproduzioni delle spedizioni, le più belle scoperte mondiali con libri e scritti originali, c’è molto Made in Italy signori 🇮🇹, divertentissimo il passaggio tra i modellini dei Lego ! Infine potete mettere in pratica molti esperimenti dal vivo.
Torniamo al centro fermando un taxi all’uscita, gambe a pezzi 8€ siamo in centro.
Si cena a La Monta, semplicemente spettacolare, tapas di ogni genere a 1,80€ l’una e cagnas, locale nato per gli universitari a prezzi universitari è semplicemente sempre pieno, qualità prezzo imbattibile.
Giorno 4: Centro storico, Paella, Mercato central
Bello si, ma tutto sta per finire, ricapitolando Valencia è:
- Un grande stadio di calcio: il Maestella;
- Una delle più antiche università della Spagna;
- Mare, playa della Malvarossa;
- Tapas e cagne non mancano mai;
- La città della scienza;
Ok, mi sembra manchi qualcosa…si, manca almeno una Paella e il centro antico della città, bene gambe in spalla si và al centro, fermata (M) Colòn.
Scendiamo e ci rendiamo subito conto che incastonate in mezzo alla modernità ci sono costruzioni di altri tempi, prima tappa Plaza de la Reina, ci perdiamo nei vicoli ( esperienza da non sottovalutare, anzi la consigliamo a tutti sempre e in ogni città ), perdersi ha sempre quel sapore di viaggio all’avventura, alla scoperta di luoghi e culture nuove, arriviamo così al cospetto dei giardini della regina d’avanti alla cattedrale de Valencia.
Al fianco della cattedrale c’è una torre gotica che rapirà il vostro sguardo, è Il Miguelete torre del XVIII secolo con campanile. E’ inutile negare il fascino di questi edifici, li fotografiamo con rispetto e curiosità ognuno di questi ha una storia degna di nota ma questo articolo diventerebbe troppo lungo magari ne riparleremo in futuro. Nel frattempo vi lasciamo dei link di qualità, utili a chi volesse approfondire la storia di questi edifici gotici :
Palacio del Marqués de Dos Aguas
Uno sguardo distratto per poi attraversare la strada e riperdersi tra gli antichi vicoli, arriviamo al Mercat central, mercato gastronomico dove il padrone incontrastato è uno dei più tipici Jamon Serrano, bhè rifatevi gli occhi, io sento ancora il sapore.
Poco distante pausa cagna, dopo aver fatto un riassunto delle nostre giornate passate rivivendo stanchezze ed emozioni, un languore ci ricorda che 100g di jamon non ci saziano, anche qui a Valencia è ora della Paella per noi.
Se avete trovato interessante questo articolo non potete perdervi quello su Madrid, Vamos > Madrid in 5 giorni
Ripassiamo d’avanti alla cattedrale, contempliano tripAdvisor, deciso il ristorante, Arroceria La Valenciana > vedi dov’è il ristorante o prenota < prendiamo la direzione un pò dubbiosi, ci ferma una signora, ci chiede dove andremo a mangiare, food advisor? Un pò perplessi le diciamo il nome del ristorante scelto, a questo punto l’incredibile, si affanna con spiccata accoglienza per indicarci la via e spiegarci dove si trova il posto, bhè muchas gracias !
Locale super quotato su tripAdv, wi-fi ambiente curato, camerieri simpatici, prendiamo una Paella alla Valenciana, porzione rigorosamente per 2. Quando arriva la mega padella (paella) da cui prende il nome piatto, il cameriere ci spiega che i valenciani la mangiano mettendo le carni ( coniglio, pollo, lumache di terra ) nel piatto, e le verdure (fagioli piatti, bianchi, ) insieme al riso direttamente dentro la pentola, quindi abbiamo mangiato una Paella alla valenciana come la mangiano i valenciani, molto buona !
E’ ora, torniamo a casa base, soddisfatti e un pò appesantiti dalla paella.
Il mattino seguente con un taxi arriviamo in aeroporto, torniamo a casa anche stavolta, con qualcosa in più e non nello zaino.
Adios Valencia!
Grazie se siete arrivati fino a qui, vi potrebbero interessare altre avventure sapgnoleggianti come > Fuerteventura e Lanzarote – isole canarie