Isola di cipro
Dove gli Dei, dalle acque sortivano, dritto splendIsoal
Scegliamo un fine settimana lungo, da sabato a martedì, per sbarcare in Medio Oriente, sull’isola di Cipro. Il volo effettuato da Wizzair ci riserva la spiacevole sorpresa del ritardo nella partenza, quasi una routine ultimamente. La vera sorpresa questa volta è che la comunicazione arriva solo una vota imbarcati, un’ora e trenta dentro l’aereo.
Il volo dura due ore e mezza ed arriviamo a Larnaca quando sono le ventitré, giusto il tempo di effettuare il check-in al San Remo Hotel W. Shakespear Str. 1, e cerchiamo un posto aperto che ci faccia mangiare in centro. Lasciamo le operazioni da viaggiatori al mattino seguente quando torniamo nella zona della Town.
Dall’Hotel percorriamo un chilometro e mezzo di lungomare fino ad arrivare al castello bagnato dalle acque, nella parte interna rispetto alla passerella soleggiata festoni e bandiere cipriote addobbano la Chiesa di San Lazzaro, Ayiou Lazarou, che fino a qualche tempo fa ne custodiva le spoglie. La visita della terza cittadina cipriota per estensione è veloce, ci spostiamo in macchina per iniziare l’on the road.
L’automobile l’abbiamo ritirata ad ottocento metri dal terminal del nostro arrivo all’aeroporto di Larnaca, prenotata on line su Enterprise Rent A Car, A3, Christaki Panayiotou Avenue . All’uscita del primo piano c’è il punto d’incontro dell’Enterprise Rent a Car, vicino la fermata del bus che conduce in centro città, una volta raggiunto il punto d’incontro basta telefonare al numero che vi verrà inviato con la mail di conferma e l’operatore nel giro di dieci minuti verrà a prendervi. Al momento della prenotazione non occorrerà fornire una carta di credito ma, al momento del ritiro della vettura verserete seicento euro che vi verranno accreditati al vostro ritorno.
Torniamo allo start. La prima tappa è il lago salato di Larnaca, formato da quattro laghi è una meta ambita per gli amanti del birdwatching, l’umidità della zona fa si che è possibile avvistare ottantacinque specie diverse di volatili, perfino i flamingo rosa che stazionano dai mesi invernali alla primavera al centro del lago. Si dice che da queste parti sorgeva un vigneto e San Lazzaro passando da queste parti chiese da bere al viticoltore che gli negò l’acqua dicendo di possedere solo sale a quel punto, il santo, trasformò l’intera area in un lago salato.
Sulle sponde sorge la moschea l’Hala Sultan Tekkesi, Tekke Roadil, il maggior luogo di culto mussulmano di Cipro dove è scavata la tomba di Hala Sulta. Le distanze delle tappe che ci siamo prefissati sono tutte di una ventina di minuti l’una dall’altra e dopo una serie di intermezzi arriveremo a Pafo dove dormiremo le due notti successive.
Percorreremo tutta la costa sud dell’isola. Descrivere l’isola di Cipro è più complesso di quanto si possa pensare, è la terza isola per estensione del Mediterraneo dopo Sicilia e Sardegna, è entrata a far parte dell’Unione Europea il primo maggio del duemila quattro ma tuttavia può essere considerato un paese asiatico vista la sua vicinanza con le coste della Siria. Inoltre ha due aree, Akrotiri e Dhekelia, che dopo l’indipendenza sono rimaste parte integrante del Regno Unito e come se non bastasse il trentasei percento dell’isola, sita nella parte nord e divisa dalla così detta linea verde, fa parte della Turchia.
La prima incursione al mare la facciamo nella spiaggia degli Scogli Bianchi, una sorta di Scala dei Turchi in miniatura, caratteristica ma troppo ventosa per il primo bagno in terra cipriota. Scattiamo qualche foto e ci muoviamo fino a Limassol, considerata la Dubai locale vista la presenza di lussuosi grattacieli con piscine e tutti i comfort che gli hotel del genere possono garantire.
Dove mangiare a Limassol
Noi visitiamo la zona della città vecchia con il piccolo castello ed il grazioso porto dove sorgono ristoranti ed altre attività commerciali. E’ giunta l’ora di rifocillarsi con una fresca Keo, pilsner del luogo, ed un kebab “fuori misura” alla To Frourio Tavernaki, Canakkale (Dardanelles) 18. Da queste parti è possibile visitare l’Ayia Napa, Agiou Andreou, la Cattedrale ortodossa che al suo interno ospita un’icona di Gesù con i dodici apostoli ricamata a mano.
Dove mangiare a Limassol: To Frourio Tavernaki pranzo per due 30 euro
Sulla strada che ci condurrà allo scoglio di Afrodite veniamo incuriositi, o meglio vengo incuriosito dal castello medioevale di Kolossi di dubbia bellezza secondo Martina in quanto fuori luogo rispetto ai monumenti in chiaro stile ellenico dell’isola. La fortezza dei crociati ebbe molta importanza nel medioevo quando al suo interno si produceva zucchero da esportazione, oggi sembra proprio di essere in un angolo del su della Gran Bretagna se si transita in questa zona.
Venti minuti di autostrada, a Cipro non si paga il pedaggio, e scorgiamo dall’alto il tanto decantato scoglio di Afrodite, la divinità greca da cui prende il nome la spiaggia a ridosso del grande masso. La leggenda narra che Crono evirò Urano dei testicoli e li gettò in mare, dal seme di quest’ultimi nel punto dove oggi sorge lo scoglio Afrodite apparve per la prima volta ed iniziò la sua vita terrena.
Soffia costante un fioco vento da quando siamo arrivati in terra medio orientale l’acqua del mare perciò è capricciosa ma i suoi colori sono nitidi e la temperatura è quella adatta per il mio primo bagno. Mentre mi asciugo seguo il sentiero che si arrampica sulla roccia dalla quale lo sguardo su Petra Tou Rommiou è molto romantico.
Dove dormire a Pafo
Dall’altro lato della strada si può parcheggiare l’automobile ed usufruire dei servizi di un bar. Ancora mezz’ora on the road e ci accingiamo a varcare l’entrata del King’s Hotel di Pafo, Tombs of the Kings Ave. Recensione da dieci anche solo per l’atmosfera che si respira, personale gentile e disponibile, clientela abituale di chiaro stampo nord europeo, che passa la maggior parte della giornata tra il bar interno e quello esterno e la clientela occasionale, come noi, che si adattata immediatamente ai ritmi compassati della struttura, la piscina al bordo del bar è un valore aggiunto, TUTTO MOLTO BELLO.
Dove dormire a Pafo: King’s Hotel due notti camera matrimoniale con colazione 80 euro
Dove mangiare a Pafo
La prima sera a Pafo è esplorativa, andiamo a cena all’Argo Tavern che offre piatti ciprioti a buon prezzo con porzioni molto abbondanti. La cittadina la si può pensare divisa in tre zone c’è l’area archeologica la cui zona è delimitata interamente da una ricezione alla quale si può accedere pagando un biglietto di 5 euro all’entrata posta davanti al porto, la zona portuale perla punto dove si snoda il lungomare e la nuova superficie posizionata internamente. Dal nostro hotel raggiungiamo a piedi in una ventina di minuti le tre zone.
Dove mangiare a Pafo: Argo Tavern cena per due 50 euro
Tralasciamo ancora la visita a Pafo ed al mattino in automobile partiamo in direzione della penisola di Akamas dove secondo la mitologia visse la dea dell’amore Afrodite, meta imprescindibile per gli amanti della natura selvaggia, l’avventura e l’escursionismo. L’apice della nostra visita sarà la Laguna Blu che scegliamo di raggiungere attraverso un percorso di trekking di dodici chilometri andata e ritorno. Tra le opzioni più comode ci sono quella in barca da Latchi, o da Pafo stessa con appuntamento in diversi punti d’incontro dove verrete prelevati dai classici van da otto posti e condotti al porto d’imbarco il tutto ad un prezzo che si aggira intorno ai trenta euro. Nel grazioso paesino di Latchi potete affittare altrimenti jeep o quad che vi permetteranno di transitare su quattro ruote lungo la strada che noi abbiamo fatto a piedi.
Il nostro passo è rallentato dai colori circostanti, il verde rigoglioso ci accompagna tutto il tempo garantendoci tratti di ombra, l’azzurro ed il celeste delle acque sono dei soggetti fotogenici impeccabili. Finalmente giunti a destinazione troviamo le piscine naturali della Laguna blu, la ricompensa rigenerante e rinfrescante che ci vuole. Sulla via del ritorno forse ancor più suggestiva per i miei gusti la Volcano Lagoon non facile da individuare sulla mappa, forse anche per questo motivo, la migliore spiaggia visitata nel nostro viaggio a Cipro.
La giornata è stata colma come piace a noi e dopo i sali e scendi, anche impegnativi in alcuni tratti, scegliamo il romantico faro per un aperitivo al tramonto. Il faro che domina la parte estrema di Pafo è il simbolo della cittadina ma di Cipro in generale, fu’ il primo costruito dagli inglesi sull’isola nel 1888 per aiutare i marinai negli ingressi notturni ed oggi la sua scia luminosa raggiunge le 17 miglia nautiche.
Come se non fossero abbastanza quelli percorsi fino al momento in cui stappiamo un rosso locale, aggiungiamo altri chilometri per raggiungere il Christos Grill and Seafood, Petraki Miltriadous 11, dove consumiamo il Meze cipriota, una varietà di molte portate in questo caso sia di carne che di pesce che non prevedono la scelta dei piatti, una sorta di antenati o dell’all you can eat senza possibilità di preferenza. Nel complesso rimaniamo soddisfatti sotto tutti i punti di vista.
La parte riservata all cultura di questo viaggio la lasciamo al giorno della partenza con molta calma, il nostro volo partirà in tarda serata. Il parco archeologico di Nea Paphos oltre ad essere conservato egregiamente ha fatto si che nel 2017 conferirono alla città l’onore di essere Capitale della Cultura evidenziandone nei secoli l’importanza e la grandezza. E’ possibile visitare quattro ville adornate dagli inconfondibili mosaici greci:
- Casa di Dionisio, il dio del vino
- Villa di Teseo, l’eroe che lotto contro il Minotauro
- Casa di Aion
- Palazzo del Governatore
Proseguendo nella vasta area s’incontrano
- Resti dell’Agorà
- Teatro semicircolare – Odeon
- Fortezza medievale di Saranta Kolones
Concludiamo il tour con il già citato Faro che domina il sito archeologico nonostante sia l’ultimo arrivato e non possiamo tornare in aeroporto prima di gustarci per qualche istante ancora il bellissimo mare.La spiaggia di White River Beach dall’alto colpisce per i suoi ciottoli di varia grandezza che vengono messi uno sopra l’altro per dare forma a delle torri dalle strambe sembianze, l’acqua oramai non fa più notizia e noi ce la viviamo tutta fino all’ultimo istante prima di affrontare le due ore fino all’aeroporto di Larnaca.