
Sarajevo
Se esiste un luogo in Europa che simboleggia l’incontro tra l’Ovest e l’Est del continente, questa è Sarajevo < link sito ufficiale, dove gli imperi bizantino e ottomano da est e gli imperi prima di Roma, poi di Venezia e infine di Vienna, hanno portato le loro tradizioni e le loro religioni.

Capitale della Bosnia e Erzegovina, circondata dalle montagne ed attraversata dal fiume Miljacks, regala quella familiare sensazione di città di montagna.
Sarajevo ha una vanità ritrosa, un fascino atipico, che richiede una propensione all’ascolto e all’osservazione silenziosa. Quando inizia a diffondersi il canto del Muezzin come richiamo alla preghiera, è allora che inizia la magia.
Se siete appassionati dell’est Europa e volete leggere un altro articolo nato da un viaggio indimenticabile potete seguire questo link > La persuasiva Albania.
La lunghissima presenza ottomana l’ha trasformata nella città a prevalenza musulmana più vicina all’Europa, dove ogni cosa, dall’architettura al cibo, fino alle persone, racconta un incomparabile mix di culture e religione con il suo susseguirsi di chiese cattoliche, moschee, chiese ortodosse e sinagoghe a poche decine di metri le une dalle altre, sono la dimostrazione lampante che la convivenza politica tra culture differenti non è mera utopia.


Sarajevo in questo è imbattibile.Una città dove tutti hanno una storia da raccontare, la grande apertura del popolo bosniaco rende attuabile ciò che, agli occhi di molti, risulta un traguardo irraggiungibile, che non ha eguali in nessun luogo del Mondo.
Ottimo reportage!
Isa
Grazie Isabella, continua a seguirci 🙂