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Sicilia in 4 giorni – Da Ortigia all’Etna

15 Nov 2022

Sicilia in 4 giorni – Da Ortigia all’Etna

Usciamo di casa con il buio nel momento in cui la notte sta lasciando il posto al mattino, d’altronde il volo che ci accingiamo a prendere è costato appena 25 euro a/r. Nel giro di un’ora atterriamo a Catania dove l’aeroporto è un punto di snodo per raggiungere le varie attrazioni siciliane. La compagnia che si occupa dei spostamenti in centro città è l’Alibus la cui corsa singola costa 4 euro ed è possibile acquistare i ticket presso i rivenditori all’esterno dell’aeroporto o direttamente sul bus, o seguendo il link di questo articolo.

Dove Dormire a Catania

La base della nostra avventura in Sicilia è Catania dove abbiamo deciso di soggiornare per le successive 3 notti a pochi passi dal Castello Ursino che durante i Vespri Siciliani fu sede del Parlamento e residenza desi Sovrani di Sicilia, oggi funge da Museo civico. Prenotiamo tramite Airbnb un appartamento ristrutturato con soppalco per quattro persone al costo di 15 euro giornaliere a persona, è ancora low-cost la scelta dell’isola come viaggio on the road ed essendo un punto focale del nostro progetto come blog di viaggi ci esaltiamo oltremodo a cercare tutti gli intrecci migliori per viaggiare spendendo poco con qualità.

Dove dormire a Catania: Casa vacanza Maria 3 notti 15 euro a persona appartamento per 4

Siamo a fine ottobre ma i colori del cielo ed i profumi dei fiori ci rimandano ad una giornata di giugno inoltrato perciò, la nostra nuova destinazione sarà Siracusa e l’isola che rappresenta la sua parte più antica ovvero Ortigia.

Sicilia - Ortigia Castello Maniace
Castello Maniace

L’estensione di quest’isola, in realtà collegata alla terra ferma, è di 1 km circa la sua parte più estrema coincide con il Castello Maniace e la sua particolare conformazione geologica è composta da fratture naturali che filtrano acqua da qui la presenza di sorgenti naturali che fuoriescono da sotto terra fino al livello del mare come la Fonte Aretusa al centro della quale l’acqua dolce che viene a contatto con l’acqua salata del mare nutre una rigogliosa pianta di papiro unica nel suo genere al di fuori di quelle bagnate dal Nilo.

Sicilia - fonte Aretusa
Fonte Aretusa

Dove mangiare ad Ortigia

Il piccolo mercato di Ortigia è un mix di tradizione e turismo con le spezie che ricordano i banchi di Marrakech, la frutta rigogliosa come quella che si trova negli angoli delle strade in Asia ed un odore di fritto che marca l’indole siciliana.

Un signore dai baffi bianchi lunghissimi cattura la nostra attenzione, con cravatta e grembiule da cucina assembla pietanze locali in piatti di carta e tovaglie a quadri anni settanta nella sua bottega dall’insegna accattivante: “Drogheria Drago”, TUTTO MOLTO BELLO! Primo contatto con il rinomato street food siculo ed al prezzo di 20 euro a persona ci guadagniamo anche una bottiglia di bianco della casa ed una serie di amari che il Drago versa a suon di aneddoti del luogo.

Dome mangiare ad Ortigia: Drogheria Drago 20 euro a persona

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Ci lasciamo catturare dalle viuzze che regalano scorci azzurri nei pressi del mare ed una splendida visuale del Duomo di Siracusa con la sua bianchissima facciata barocca e le colonne doriche che dominano la piazza. Il sole inizia a scendere le acque si tingono d’oro fino a sembrare dense, ci vorrebbe il suono di un ukulele ad accompagnarci verso l’autobus che ci riporterà a Catania.

Visiteremo la Sicilia in 4 giorni da Ortigia all’Etna passando per Taormina ed Isola Bella, tanta carne al fuoco ma non possiamo che calarci nei compassati e rilassati ritmi siciliani. A metà mattinata mi separo dalle mie compagne di viaggio e sono ipnotizzato dalla compravendita del pesce al mercato A’Piscaria una vera istituzione catanese, tutto quel ben di Dio innesca la mia colazione che soddisfo in una rosticceria che sforna a ripetizione arancini mentre le ragazze fanno ingordigia di zuccheri da Prestipino a piazza del Duomo 1.

Sicilia - A'Piscaria
A’Piscaria

Il Duomo conosciuto anche come Basilica Cattedrale metropolitana di Sant’Agata ha delle caratteristiche che le consentono di essere l’unica chiesa fortezza d’Italia, imponente di un bianco quasi candido presenta nella sua realizzazione 3 stili distinti tra loro, neoclassico barocco e normanno. Proseguendo su via Etnea “scortati” dal fumante Etna, visibile ad ogni passo, ci imbattiamo nella vasta Piazza dell’Università dove trovano ubicazione il Palazzo degli Elefanti, sede del municipio, ed il Palazzo dell’Università dove negli ambienti del primo vengono esposte mostre d’arte a rotazione.

Il blu intenso del cielo siciliano si affaccia sornione dietro i palazzi come le innumerevoli chiese di cui è facile scorgere le facciate lasciandosi trasportare a caso tra i vicoli pittoreschi che sono un susseguirsi di sali e scendi strettissimi. Incrociamo quasi per caso via Crociferi che merita una doppia visita, di giorno per poter visitare l’interno della Chiesa di San Benedetto, la Chiesa di San Francesco Borgia ed il Collegio dei Gesuiti e di sera quando una luce arancio spento le regala un fascino d’altri tempi.

La strada utilizzata come set cinematografico per molti film si snoda da Piazza San Francesco D’Assisi fino al famoso Arco trionfale di San Benedetto che si dice sia stato costruito in una notte ed arriva all’entrata di Villa Cerami.

Locali di Catania

Si respira un’aria bohemian da queste parti i rimandi al quartiere Montmatre di Parigi sono tangibili tant’è che ci rifocilliamo con una breve sosta in un bistrot molto francese, La Tosteria, prima di varcare la soglia della Chiesa San Nicolò L’Arena il tempio rinascimentale sito in Piazza Dante, il più grande luogo cattolico della Sicilia.

Sicilia - Chiesa S.Nicolo a l'Arena
Chiesa S.Nicolo a l’Arena

All’interno è tracciata una meridiana ed è allestito il Museo delle Candelore, i ceri che illuminano la processione durante la festa di Sant’Agata. In via Giuseppe Perrotta 12 ci ritroviamo davanti la cancellata d’entrata per le carrozze del Teatro Massimo Bellini realizzato dall’architetto Andrea Scala che tare libera ispirazione da l’Operà di Parigi e dai suoi ornamenti lussuosi ed eleganti.

Nel frattempo si unisce al gruppo di viaggiatori “il Professore” in tempo per l’esperienza culinaria a base di cavallo al ristorante Le Tre Torri, via Plebiscito 754, ed un aperitivo serale da Enoteca Salumeria Vermouth Bar in via Gemellaro 39 con una vasta scelta di Vermuth naturali autoctoni oltre alle classici marchi nazionali ed internazionali. Altra tappa che vi consiglio per aperitivi o dopo cena in città è il Barnaut il primo pub del quartiere di San Berillo, in via Auteri 27\29, riqualificato e fulcro della movida moderna di Catania.

Sicilia - Martine

È’ arrivato il momento di noleggiare l’automobile per quella che sarà l’esperienza indimenticabile di questo viaggio nella sorprendente Sicilia, l’escursione sul vulcano Etna, ci rivolgiamo a 4 Rent Car mentre per compiere l’impresa facciamo riferimento a quelli di Etna Est, l’unico modo di raggiungere la vetta e visitare i crateri sommitali è rivolgersi ad una guida, non si sa mai cosa ha in riserva per i suoi visitatori il vulcano. Il costo dell’ escursione è di 50 euro esclusa la funivia (30 euro) che percorre il primo tratto fino ai 2500 metri sul livello del mare.

L’appuntamento è fissato alle ore 8:30 al bar La terrazza dell’Etna , da Catania circa un’ora di macchina, per il briefing ed il controllo dell’ equipaggiamento che deve essere quello classico per affrontare un trekking di montagna: zaino, scarpe, pile giacca anti vento, acqua pranzo al sacco e tanta energia.

Il paesaggio è molto vario sin dalle pendici del vulcano, pinete boschi ed i pregiati vigneti che producono i vini ricercati in tutto il mondo compongono l’anello del Parco dell’Etna che unisce tutti i comuni. Arrivati al parcheggio dove avviene l’incontro con la guida invece sembra di essere improvvisamente in una qualsiasi località sciistica del Trentino Alto Adige, compresa la temperatura che si abbassa vertiginosamente. Una volta affrontato il tratto in funivia si parte alla conquista del punto più alto, 3340 metri sul livello del mare e la visita a tutti i crateri sommitali.

Sicilia - crateri sommitali
Crateri sommitali

Attraversiamo la colata lavica del 27 Luglio 2019 e la colata lavica del 2013, il paesaggio è lunare non c’è più traccia di vegetazione boschiva e probabilmente non incontreremo animali in cerca di cibo. Scavando a mani nude sotto le colate laviche si trova la neve conservata incredibilmente intatta mentre proseguendo lungo il percorso il calore del sottosuolo si fa sentire a tal punto che lanciando un foglio di giornale accartocciato a terra prende fuoco in un istante sotto i colpi dei quattrocento frasi centigradi.

Il primo dei quattro crateri sommitali che incontriamo è il Cratere Bocca Nuova, i fumi dei continui sbuffi del vulcano si fanno sentire ricordandoci che l’attività è sempre viva, boati alternati che mettono soggezione anche dopo ore ed ore d’escursione. Più ci avviciniamo alla vetta e più è intenso anche il profumo aspro dello zolfo che si appiccica in gola creando qualche difficoltà motoria dovuta anche all’altezza che destabilizza il normale andamento in salita.

Successivamente arriviamo al Cratere Centrale prima ed al Cratere di Nord-Est, LA VETTA, dalla quale avendo beccato una giornata meteorologicamente perfetta riusciamo a vedere le isole Eolie, la costa di Taormina, Catania, lo Stromboli e la costa della Calabria.

Sicilia - vetta dell'Etna
Vetta dell’Etna

Ultimo ma uno dei più attivi è il Cratere di Sud-Est, dopodiché inizia la discesa che velocemente ci riporta “sciando” sul terreno sabbioso a tremila metri. Infine è il cratere Barbagallo formatosi dopo l’eruzione del 2002, una delle più violente della storia, a salutarci prima della discesa definitiva fino alla funivia, la quinta funivia della storia dell’Etna, perché sull’Etna tutto ha una durata limitata. Personalmente ho conquistato moltissime montagne in diverse regioni italiane ma sono sicuro che la vita che ho percepito abbracciando le rocce del vulcano Etna mentre compivo l’impresa lascerà un ricordo vibrante ed indimenticabile dentro di me.

Stanchezza e soddisfazione con quel sorriso stampato sul volto che ci accompagna durante il silenzioso tragitto che in automobile ci riporta a Catania. Ci accorgiamo subito di essere tornati in città dall’incredibile caos di automobili ma soprattutto dai motorini che sfrecciano senza seguire troppo cartelli e regole stradali, questo fa parte del gioco, della cultura del luogo che stiamo frequentando quindi maniche rimboccate, volante ben saldo e parcheggio selvaggio sul marciapiede quasi ad ostruire l’apertura della porta della nostra abitazione.

Dopo ogni escursione che si rispetti si festeggia sempre con un buon numero di birre non potevamo che organizzare un aperitivo con prodotti locali ed un corposo vino rosso prima dell’ultima cena catanese da Scirocco Sicilian Fish Lab, nel cuore del mercato che la sera è chiuso, dove i cartocci fritti di pesce rubano la scena agli altri piatti del menu.

Il risveglio è accompagnato nuovamente da una giornata soleggiata tipica di inizio estate quando il sole tramonta tardissimo ed anche se in realtà nel periodo dell’anno in cui siamo tramonterà molto presto ci buttiamo in macchina e dopo qualche ingorgo domenicale siamo ad Isola Bella, poco sotto Taormina.

isola-bella
Isola Bella

Questo fazzoletto di spiaggia che fuoriesce dalle acque dello ionio quando c’è bassa marea trasformando Isola Bella in una penisola, è reso d’assalto dai turisti che increduli si godono tintarella e bagno. Dopo qualche ora di relax con la piccola funivia che fa capolinea al centro di Taormina andiamo a visitare il Teatro Antico ubicato in una location da sogno a strapiombo sul mar Ionio non l’Etna sullo sfondo.

Attualmente è utilizzato come teatro luogo per concerti e premiazioni come i David di Donatello oltre ad essere utilizzato come set cinematografico. E’ il più antico teatro dopo quello di Siracusa e nel medioevo ospitava le famigerate lotte tra gladiatori e bestie feroci.

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Dove mangiare a Taormina

Siamo nella cittadina più visitata della Sicilia, più della capitale Palermo, e questo si evince dalla mole di turisti che camminano lungo la strada principale, quella dello shopping di lusso per intenderci, e dalla possibilità di acquistare qualunque cosa pagandola tramite POS, impresa ardua nei giorni precedenti. Non torneremo in aeroporto senza aver mangiato l’ultimo arancino perciò andiamo alla ricerca della rosticceria Da Cristina in via Strabone 2 dove soddisfiamo le nostre voglie.

Dove mangiare a Taormina: Da Cristina street food 10 euro a persona

Festeggiamo questo viaggio da Casamatta in Via S. Maria de Greci 14, con uno Shiraz che ci trasmette tutta il carattere di questa terra che lasciamo a malincuore ma che ci rivedrà molto presto.

I video originali dell’avventura

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2 commenti a “Sicilia in 4 giorni – Da Ortigia all’Etna”

  1. Duccio Di Stefano ha detto:

    La Sicilia è una terra straordinaria, e Ortigia è pura poesia. Non si può non rimanerne rapiti. Consigliatissimo!!!

    1. Simone ha detto:

      Siamo completamente d’accordo Duccio, già non vediamo l’ora di tornare !

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