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Bergen la Terra di Odino

6 Mar 2019

Bergen la Terra di Odino
Bergen Daniele e Martina

Bergen

La solita meticolosa e studiata preparazione in questa avventura non parte da lontano. Non ho seguito selvaggiamente l’altalenante andamento del biglietto aereo e non ho segnato sulla mappa i pub da visitare; il motivo è semplice, il viaggio a/r questa volta mi è stato regalato e dopo esser rimasto piacevolmente sorpreso, con sprazzi irrefrenabili di gioia, vista la fantastica destinazione,  ho iniziato a prendere appunti consapevole che la persona che ha realizzato questo sogno non ha lasciato nulla al caso ed avrà la mia stessa “avida voglia di conquista“.


Lady Casini riesce sempre a sorprendermi… Finalmente questa volta raggiungeremo il Dio ODINO nella sua terra Vichinga. Martina Casini oltre ad essere sorprendente è decisamente una viaggiatrice più che una semplice turista, per questo MOTIVO invece di cercare il classico volo per Oslo vira dritto verso la capitale dei fiordi norvegesi: BERGEN!!! Scelta perfetta per il sottoscritto:

  • Poco turismo di massa
  • Natura stra-bordante
  • possibilità di entrare a stretto contatto con la popolazione del luogo;

La partenza è fissata per sabato 12/1 e facciamo scalo con pernotto ad Amsterdam; in questo viaggio non c’è proprio modo di annoiarsi… La capitale olandese al contrario di quello che ci aspetterà il giorno seguente nel profondo nord è molto frequentata da turisti in cerca del “vizio” e della trasgressione ma riusciamo comunque ad evitare il classico circuito commerciale ed a passare una piacevole serata; entrambi comunque abbiamo già dato in termini di bagordi in tempi non sospetti da queste parti… Giusto il tempo di abbracciare Morfeo e la sveglia suona il fatidico START: GOOOOO to BERGENNNNN!!!!!!

Appena atterriamo agevolmente raggiungiamo la piccola stazione ferroviaria da dove parte il convoglio che ci condurrà nel centro della pittoresca cittadina. Il percorso in parte attraversa il tragitto che tramite rotaia collega Oslo a Bergen considerato tra i master per i viaggi paesaggistici dell’intero pianeta. La spettacolarità dei colori e la natura intensa ci da i primi assaggi di una presenza costante attraverso i giganteschi vetri del efficientissimo treno che in poco più di mezz’ora ci conduce a destinazione. Appena arriviamo gli obiettivi sono due: “lanciare” lo zaino in camera e pranzare al mercato del pesce.

Il City Box

Il City Box è considerato un ostello ma, trovandoci in una delle prime nazioni per servizi e qualità della vita, può tranquillamente considerarsi almeno un 3 stelle in qualsiasi altra latitudine… La cosa che subito mi affascina è che praticamente non c’ è personale: niente reception, niente bar e niente ritiro bagagli, ma naturalmente in pochi minuti facciamo il check-in lasciamo gli zaini ed usciamo; ah la tecnologia utile.

La nostra posizione è strategica ed in pochi minuti ci ritroviamo fra i banchi del mercato del pesce. I profumi ed i colori ci rapiscono senza via di fuga e dopo un’accurata selezione decidiamo di concederci un “viaggio culinario” dai sapori forti intensi e nuovi visto che dopo qualche assaggio di crudo sbraniamo salmone e baccalà grigliati e le nostre papille gustative per la prima volta vengono a contatto con un pesce che dalle nostre parti non si trova facilmente: la balena.

Un po’ titubanti, per tutta una serie di abitudini ed etica, che però a volte deve essere messa da parte per entrare realmente a contatto con usi e costumi di una nuova popolazione, scopriamo ancora una volta che il popolo norvegese sta avanti anni luce e non compie brutali stermini di balene ma, rende commestibili solo i mammiferi che non potrebbero sfamarsi e sopravvivere.

Bryggen

La domenica da queste parti realmente è giorno di riposo e complice un clima rigido e ventoso in giro c’è poca gente ma è doverosa una passeggiata al porto ed una visita al coloratissimo Bryggen che, con le sue casette di legno, dove gli artigiani del posto esercitano i loro antichi mestieri, è stato proclamato patrimonio dell’UNESCO. Curiosi ci buttiamo a capofitto sui molteplici locali della cittadina norvegese che di certo non garantisce proprio una serata economica ma; due meticolosi viaggiatori non possono che affinare l’astuzia e scovare un posticino autoctono con prezzi modici e menu scoppiettante: caffè spesial, e la serata prosegue felicemente!!

Fiordi

La mattina dopo nonostante la fioca luce naturale assomigli più ad una luce da tramonto, è giunto il momento di visitare i tanto desiderati FIORDI. L’imbarcazione ospita una quindicina di persone per fortuna siamo lontani dalle crociere da 6000 unità; il mio spirito avventuriero ringrazia. Appena usciamo dal porto la piccola barca velocemente si lascia alle spalle la cittadina di Bergen. Una volta raggiunto il fiordo Mostraum si spengono i motori, il silenzio è quasi assordante e tutto attorno si trasforma in una fiaba.

Bergen fiordi

La soffice neve ha ricoperto interamente le montagne che si affacciano sul nero mare circostante, si percepiscono inebrianti profumi di una natura rigogliosa se pur nascosta sotto la gelida coltre onnipresente. Non si può che rimanere a bocca aperta d’innanzi ad una vera e propria opera d’arte a cielo aperto.

Siamo entrambi emozionati e consapevoli che, nonostante la nostra attrezzatura tecnologica da viaggio, NULLA POTRA’ RIPRODURRE IN PIENO L’ESPLOSIONE DI SENTIMENTI PERCEPITI IN QUESTO ANGOLO DI PARADISO. Raggiungiamo il villaggio di Modalen visibile dal ponte e dopo qualche manovra con la quale abilmente ci districhiamo tra le incredibili e strettissime insenature, ci prepariamo al viaggio di ritorno. ESPERIENZA CONSIGLIATISSIMA.

Se ti piace il nord Europa e vuoi leggere altre avventure nei nostri articoli, puoi cliccare a questo link che parla da solo > Estonia e Finlandia in inverno.

Stremati dalle mille emozioni abbiamo bisogno di recuperare energia. Anche questa volta la nostra accuratezza nei dettagli ci consente di scovare l’ennesimo luogo culinario 100% Norvegian!!! Il Sostrene Hagelin non conosce turisti, al suo interno solo intenditori del posto e portate che spaziano tra carne e pesce di livello con ricette molto particolari.

Qualche momento di shopping tra le ricercate boutique del centro e subito scatta la caccia al pub dove a tarda notte festeggeremo il compleanno di Martina: L’Apollon Kaffe. Tra dischi vintage e fusti di birra artigianale questo locale merita assolutamente che i nostri gomiti esperti si poggino su di un bancone pregno di birra e storie di epiche serate.

Monte Floyen

Il giorno seguente è l’ora del trekking. La funicolare floibanen ci conduce sulla vetta del monte Floyen da dove è possibile ammirare una spettacolare vista a strapiombo sulla cittadina di Bergen.

Bergen panoramica

Da qui partono i numerosi percorsi tra la sterminata vegetazione. La neve è caduta copiosa la notte precedente ma questo rende il tutto più romantico. Lo scricchiolio sotto le nostre scarpe è piacevole, quasi idilliaco ed il percorso in discesa non è particolarmente impegnativo se non fosse per le lastre di ghiaccio nascoste negli angoli dove il sole non riesce proprio a risplendere…

Questa esperienza non fa che accrescere la mia convinzione che il periodo scelto per questo tipo di viaggio, sia assolutamente azzeccato per una serie di sensazioni che in estate difficilmente si possono provare. La fine del percorso coincide con l’entrata nel centro della cittadina che per qualche giorno ci ha rubato il cuore entrando prepotentemente tra i primi posti indimenticabili visitati nel corso degli anni.

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