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Pronti Partenza Marrakech

22 Set 2019

Pronti Partenza Marrakech
Marrakech - foto di gruppo

Marrakech

Il blocco di partenza è ben assortito, mi sento molto eccitato con un parterre cosi: Lady Casini, lo spumeggiante Viaggiatore Solitario e MariLy… Se da una parte la compagnia Ryanair ci regala subito 2 ore di ritardo, dall’altra ci consente di conoscere una coppia di italiani che sul nostro stesso volo ci garantirà la prima vera avventura.

Atterrati quasi a mezzanotte all’aeroporto di Marrakech con i nostri “nuovi amici” cerchiamo in vano il desk per ritirare l’automobile che loro avevano prenotato in precedenza: del DESK neanche l’ombra… Dopo una breve telefonata ci dirigiamo verso il punto suggeritoci al telefono  e, come per magia, troviamo un improbabile “faccendiere” che con una serie di firme su dei documenti più o meno autentici ci consegna la tanto agognata macchina: TUTTO MOLTO BELLO.

La seconda parte è ancora più bella visto che per raggiungere il Riad dove pernotteremo ci affidiamo ad un ragazzino in pattini che sfreccia tra le minuscole vie del centro cittadino: THE REALLY GOOGLE MAPS.

1. La mattina ha tutta un’altra faccia a Marrakech. Se pur il primo impatto è stato forte, con gruppi di marocchini riversati in strada a cibarsi e fumare in piena notte, causa ramadan, di fatto non ci sono pericoli e la popolazione è estremamente cordiale. La piazza principale, Jamaa el Fna è un’esplosione di colori rumori tra stradine anguste e “boutique” di ogni genere.

La temperatura è molto alta ma avidi di scoperta ci dirigiamo al Museo di Marrakech; una vera chicca per gli appassionati di fotografia, spazi ampi e colori spumeggianti con forme geometriche quasi psichedeliche. La seconda tappa è molto suggestiva: Jardin Majorelle. Si ha quasi la sensazione di poter incontrare Alice o lo Stregatto in questa cornice fiabesca!!!I colori intensi e la vegetazione circostante sono un susseguirsi di emozioni godibili passeggiando in completo relax assuefatti da inebrianti profumi. Qui Yves Saint Laurent trovò abitazione ed ispirazione per le sue collezioni famose in tutto il mondo.

Adiacente ai giardini si può visitare il museo dedicato allo stilista, reso tumultuoso nel pomeriggio della nostra visita a causa di uno scatto furtivo del viaggiatore solitario che quasi ci rimette una spalla dopo essere caduto nell’area riservata ai vestiti… L’intensa giornata si conclude con il tramonto su una delle tante terrazze della piazza principale, una delle cose da fare assolutamente a Marrakech.

2. Il secondo giorno dopo una colazione tipica in Marocco ci dirigiamo a sud della città. Visitiamo il pittoresco Palais de Bahia una residenza molto colorata con un immenso cortile circondato da palme e piante grasse delle più disparate. All’esterno ci “perdiamo“nel quartiere ebraico in un bellissimo mercato di spezie dove faccio compere per i miei piatti colorati.

La vita da queste parti procede a ritmi bassi e rilassati, se non fosse per i motorini che nella Medina circolano con fare anarchico e rumoroso. I miei compagni di viaggio si concedono un paio d’ore in un Hammam, esperienza ultra sensoriale ed estremamente autoctona in Marocco, mentre io mi “sparo” qualche click tra gli abitanti del posto.

Rigenerati a dovere, almeno loro, guadagniamo l’ennesima oasi di pace nel caotico centro cittadino; Le Jardin Secret. Solita vegetazione rigogliosa, momenti per rifocillarsi dal caldo costante mentre gli uccellini “cantano i loro pezzi di repertorio”. Per cena i piatti tipici della tradizione: Tajine di carne o verdura e cous cous con simili condimenti che, insieme a carne cotta alla griglia sono tra le portate principali marocchine.

Se vi piacciono queste avventure fuori dall’Europa e trovate questo articolo interessante, a questo link potete trovare un articolo da non perdere > Fuerteventura e Lanzarote.

3. Il terzo giorno “alzataccia” direzione deserto. Il mini-van attraversa le Atlas Mountains tra strade sterrate e rosse montagne circostanti ci ritroviamo a 2000 metri di altezza. Qualche sosta ricreativa prima di visitare la città di Ksar of Ait una fortificazione patrimonio dell’UNESCO famosissima ultimamente perché set cinematografico per film e serie di successo come “Il Gladiatore” e “The Game of Thrones“.

Ancora qualche ora su quattro ruote ed al calar del sole il nostro mezzo di locomozione si trasforma in dromedario. Raggiungiamo l’accampamento alle porte del deserto  e godiamo del tramonto che romantico ruba la scena. Cena autoctona preparata dalle saccenti mani dei Berberi che ci accudiranno durante la serata, inconsapevoli di dover sottostare ai voleri del Viaggiatore Solitario, solito mattatore incontrastato sotto il cielo stellato.

La situazione è estremamente Wild, rumori notturni e buio fittissimo fanno da cornice ad un’esperienza da raccontare con una fresca pinta ed i gomiti poggiati saldi sul bancone di un pub.

4. Il quarto giorno l’alzataccia è ancora più strong ma vale la pena stropicciarsi gli occhi e godere dell’alba sdraiati sulla sabbia mentre degustiamo un fumante tè alla menta. Si riparte in direzione Marrakech con sosta ad Ouarzazate altro centro nevralgico per il cinema da queste parti visto che nelle immediate vicinanze si trovano gli Atlas Corporation Studios. 

Il nuovo Riad al nostro ritorno in città è fantastico e la fresca piscina rigenera anima e corpo. Concludiamo sul velluto con cena e bivacco in terrazza dopo aver conquistato l’ennesimo pezzo di mondo!!!      

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